La Scuola Domenicale è uno dei mezzi più efficaci di cui la chiesa locale si avvale per evangelizzare ed insegnare la Parola di Dio. Essa rappresenta non soltanto uno strumento di evangelizzazione, ma un vero e proprio “reparto di addestramento” della comunità dove giovani e meno giovani ricevono istruzione biblica, possono dialogare con l’insegnante e svolgere quelle attività utili a formare un carattere cristiano secondo l’Evangelo. Ma cerchiamo di vedere più da vicino quale ruolo riveste e quali finalità si prefigge la Scuola Domenicale. Ebbene, possiamo tracciare le seguenti linee per abbozzarne un profilo:
A. GESÙ, GLI APOSTOLI E IL MANDATO RICEVUTO DA CRISTO IN RELAZIONE ALLA SCUOLA DOMENICALE
La Scuola Domenicale ottempera al mandato che Gesù lasciò ai discepoli e che viene riportato in Matteo 28:19, 20 “…andate dunque, ammaestrate tutti i popoli… insegnando loro d’osservare tutte quante le cose che v’ho comandate”. Questo, in sostanza, vuole essere la Scuola Domenicale: adempiere ciò che il Signore ha comandato". Concretizzare, attraverso l’ubbidienza, ciò che Gesù ha ordinato ai Suoi discepoli.
Possiamo suddividere il comando di Gesù in due parti: una che riguarda l’annuncio e la proclamazione della salvezza che Gesù offre all’umanità e la seconda che riguarda l’insegnamento di ciò che il Suo messaggio esprime. Qual’è il posto migliore se non la Scuola Domenicale per svolgere a fondo ed in modo sistematico e completo questo compito? Gesù, l’esempio per eccellenza in tutte le cose, anche in questo ci mostra praticamente come fare. La Bibbia, infatti, ci dice che Gesù “andava attorno per tutta la Galilea insegnando nelle loro sinagoghe predicando l’evangelo del Regno” (Matteo 4:23) ed ancora in Matteo 7:28; 9:35; 11:1; 21:23; Marco 6:6; 11:17 vediamo Gesù impegnato in questa missione, Egli poteva quindi ben dire ai Suoi discepoli: “Andate…”. In Atti 5:21; 15:1,35; 18:25 notiamo i discepoli, fedeli al loro Maestro, mettersi subito in azione per ubbidire al mandato di Gesù.
È detto di loro: “…e ogni giorno, nel tempio e per le case, non restavano d’insegnare e di annunciare la buona novella che Gesù è il Cristo” (Atti 5:42).
Paolo scrivendo a Timoteo ed a Tito, suoi “figliuoli in fede” li esorta a ben custodire la chiesa che Dio gli aveva affidata e ricorda loro di svolgere il compito d’insegnare (I° Timoteo 4:11; Tito 2:15). Ci piacerebbe immaginare, dalla lettura di questi versetti, che l’apostolo volesse incoraggiarli a costituire una sorta di Scuola Domenicale in cui insegnare le cose che avevano apprese da lui. Tutto questo ci fa considerare, ancora una volta, quanto sia importante il ruolo che ancora oggi la Scuola Domenicale riveste nell’ambito di una comunità.
B. LA SCUOLA DOMENICALE: “UN’IMPRESA” DI EVANGELIZZAZIONE
La Scuola Domenicale è parte integrante della chiesa; non è un’istituzione a sé stante, separata o indipendente dalla comunità ma è, e deve essere, un reparto cooperante con essa nell’opera spirituale che, come precedentemente esposto, è chiamata a svolgere.
Il compito primario ad essa affidato è l’evangelizzazione. La Scuola Domenicale, infatti, può essere definita “la migliore impresa di evangelizzazione” (per impresa intendiamo: opera, azione che si comincia e si ha intenzione di portare a termine); essa infatti è forse uno dei mezzi più efficaci nel condurre anime a Cristo, se non altro per la sua sistematicità e metodicità nell’attività svolta. È compito della Scuola Domenicale avvicinare e portare a Dio ogni partecipante. La predicazione dell’Evangelo deve essere alla base dell’insegnamento nella Scuola Domenicale. La necessità che oggi abbiamo di “reali conversioni” nelle nostre comunità valorizza sempre più il ruolo delle nostre Scuole Domenicali. Nel suo ambito, infatti, vengono poste le basi solide che debbono portare l’allievo a prendere una vera e profonda decisione per Cristo.
C. LA SCUOLA DOMENICALE: UN CENTRO DI AMMAESTRAMENTO
Come è scritto in Romani 10:17, “La fede viene dall’udire e l’udire si ha per mezzo della Parola di Cristo”.
L’insegnamento della dottrina biblica deve essere il centro, il cuore della Scuola Domenicale; si dovrebbe usare un piano di studio convenientemente e correttamente presentato che dia all’alunno una visione chiara degli insegnamenti esposti dalla Parola di Dio.
Nessun’altra attività della chiesa ha un compito d’insegnamento così efficace. La Bibbia è il libro di testo della Scuola Domenicale. Sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento troviamo l’imperativo di insegnate le leggi e le
verità in essi contenuti ed è per sempre la Bibbia “l’unica infallibile ed autorevole regola della nostra fede e condotta”, la rivelazione di Dio all’uomo.
La Parola di Dio è la guida per l’uomo: prima lo conduce alla salvezza poi lo accompagna nel cammino cristiano.
Essa deve spargere il seme della Parola amorevolmente, attentamente e completamente; deve dare alla classe una regolare, riverente e zelante spiegazione della Bibbia facendola assimilare nel cuore degli alunni. Il risultato sarà così sicuro, come la raccolta del grano dalla terra.
Il monitore dovrebbe stare in guardia contro “le tendenze e le attrazioni moderne” le quali tendono a superficializzare e rendere antiquato il contenuto della Bibbia. Bisogna ricordare però che “cielo e terra passeranno ma le mie parole non passeranno”, disse Gesù.
È necessario incoraggiare gli alunni allo studio della Parola di Dio. Lo studio biblico deve essere affrontato con la giusta attitudine di sottomissione al messaggio con l’applicazione della mente, con la disposizione del cuore e, soprattutto, ricercando la guida del Sommo insegnante che è lo Spirito Santo. Come l’Eterno disse a Giosuè: “Questo libro della legge non si diparta mai dalla tua bocca, ma meditalo giorno e notte avendo cura di mettere in pratica tutto ciò che v’è scritto”.
È proprio lo studio costante ed attento della Bibbia che favorisce la crescita e lo sviluppo spirituale del credente.
La Scuola Domenicale è uno dei mezzi più efficaci di cui la chiesa locale si avvale per evangelizzare ed insegnare la Parola di Dio. Essa rappresenta non soltanto uno strumento di evangelizzazione, ma un vero e proprio “reparto di addestramento” della comunità dove giovani e meno giovani ricevono istruzione biblica, possono dialogare con l’insegnante e svolgere quelle attività utili a formare un carattere cristiano secondo l’Evangelo. Ma cerchiamo di vedere più da vicino quale ruolo riveste e quali finalità si prefigge la Scuola Domenicale. Ebbene, proseguiamo a tracciare alcune linee per abbozzarne un profilo. Le considerazioni che seguono sono a completamento dei punti esposti precedentemente:
D. LA SCUOLA DOMENICALE: UN’ISTITUZIONE A CARATTERE EDUCATIVO
La Scuola Domenicale può essere definita un’istituzione in quanto in essa viene svolta un’attività educativa: si insegna e si istruisce al fine di preparare, di formare negli alunni un carattere cristiano secondo l’Evangelo.
Nella Scuola Domenicale s’impartisce una cultura al più alto livello: si educano l’anima, il cuore, lo spirito del credente e non soltanto la mente. La formazione e lo sviluppo dell’alunno sono gli obiettivi che la Scuola Domenicale dovrebbe prefiggersi senza, però, sostituire il ruolo dei genitori in merito.
Per favorire la crescita e lo sviluppo del carattere cristiano la Scuola Domenicale deve:
- incoraggiare la preghiera e l’adorazione a Dio.
L’adorazione è la più alta espressione dell’uomo e in essa viene rafforzata la comunione con il Signore. Gesù disse ai discepoli “vegliate dunque pregando in ogni tempo…”; l’apostolo Paolo esortava i fedeli di Tessalonica: “non cessate mai di pregare”. Una vita di assidua preghiera è quindi una componente fondamentale per la crescita nella fede.
- costruire un solido carattere cristiano.
Il monitore deve riservare una personale attenzione ad ogni alunno e curarne il carattere. Il carattere dell’individuo è determinato dall’insieme delle scelte e delle abitudini quotidiane; con questo termine definiamo le tendenze, i desideri, le passioni, le possibilità che ciascuno di noi porta con sé fin dalla nascita.
Nel suo servizio, il monitore cercherà di correggere ogni cattiva tendenza; non permetterà che essa si esprima e si rafforzi, ma la indirizzerà verso un giusto fine e avrà cura di essere lui stesso un buon esempio, in quanto anch’egli fa parte di quelle «circostanze» fisiche, psicologiche e sociali che influiscono sullo sviluppo morale dell’alunno. Dovrà vigilare sugli atteggiamenti dello studente, aiutarlo ad assumere quelli corretti in modo che possa vivere una vita cristiana felice, essendo questi che rivelano le reazioni dell’individuo davanti ai disagi, agli ostacoli, alle contrarietà dell’esistenza. Settimana per settimana il carattere, per quanto duro possa essere, può essere modellato dalla grazia del Signore, per diventare conforme ai principi cristiani e costruire una vita da dedicare alla gloria di Dio.
- incoraggiare al servizio cristiano.
La Scuola Domenicale ha lo scopo di insegnare a vivere una vita cristiana dedicata al servizio.
Servire il Signore non è soltanto un dovere ma un privilegio ed una gioia per i Suoi figliuoli. È buono dare l’opportunità agli alunni di esprimersi nell’ambito dei servizi della Scuola Domenicale medesima ed è importante che l’insegnante con la sua vita esprima l’allegrezza prodotta dal sentirsi utili nel campo del Signore, svolgendo con impegno una qualsiasi attività nella comunità.
Nella Scuola Domenicale dobbiamo cercare di infondere nei credenti il desiderio di impegnarsi per l’opera di Dio ed allora avremo una chiesa consacrata e fervente che vorrà servire la fratellanza con impegno e passione. Questa visione non dovrebbe essere impartita soltanto teoricamente ma in modo pratico, incoraggiando gli alunni a partecipare a riunioni evangelistiche e ad altre attività che possono offrire la giusta occasione al credente per servire il Signore.
E. LA SCUOLA DOMENICALE E LA CULTURA DELLA LEGALITÀ
In un contesto sociale sempre più avverso al Signore ed alle norme presentate dalla Parola di Dio, la Scuola Domenicale emerge anche perché gli insegnamenti che vengono presentati nelle varie lezioni evidenziano l’importanza di quelle virtù cristiane come l’onestà, la giustizia, la verità, il rispetto…
Ponendo alla base di ogni cosa lo studio della Parola di Dio e tramite la predicazione del messaggio di salvezza in Cristo Gesù, si arriva a risolvere anche quei problemi sociali che un giovane può riscontrare nella vita giornaliera.
Alla ribellione, al vandalismo e all’avversione riservata da molti ed i molti modi verso le autorità costituite e nei confronti delle istituzioni che governano ogni società democratica e civile, la Scuola Domenicale educa al rispetto ed incoraggia alla preghiera verso “quanti sono in autorità” (cfr. Rom. 13:1-3; I° Tim. 2:12). Questo è il modo più efficace per vedere i miglioramenti sociali e politici che tanti auspicano nel nostro Paese. Questo è ciò che dice la Bibbia e ciò che si insegna nelle nostre comunità.
Riteniamo che dalla data della sua fondazione, nel lontano 1780, ad oggi la Scuola Domenicale rivesta sempre di più un ruolo di primaria importanza nell’ambito delle comunità locali e l’obiettivo che si pone è sempre fondamentale. L’annuncio della Parola di Dio e la salvezza delle anime rimangono ancora i capisaldi di quest’opera così benedetta da Dio nel corso degli anni.
da: Il Consigliere della Scuola Domenicale 99/00
Vogliamo far conoscere chi siamo e cosa professiamo, per aiutare chiunque lo desidera ad approfondire la conoscenza della Bibbia, la Parola di Dio, attraverso meditazioni, studi biblici, vari articoli cristiani e le testimonianze personali di credenti che hanno sperimentato l' opera della salvezza in Cristo Gesù il Signore.
Tutto questo, ha il solo scopo di spingere alla ricerca e alla conoscenza personale del Signore Gesù Cristo, realizzando l'opera Sua nella propria vita.