Il fratello R. H. Gordon racconta di una circostanza in cui, in risposta alla preghiera, Dio aveva provveduto abbondantemente per un bisogno grandissimo sorto inaspettatamente.
Insieme alla moglie, percorrevano in automobile il lungo tratto da Sydeny a Perth. Il fr. Gordon aveva percorso al volante della sua auto dai 500 ai 600 chilometri al Giorno per sette giorni. Abbastanza per un uomo non più giovane! 
Ad un tratto, lungo l’autostrada, l’auto si era bloccata ed era rimasta in panne. “Che cosa possiamo fare?” chiese la moglie. “Pregare che Dio ci mandi un meccanico”. “Oh”, diss’ella, “personalmente, pregherò affinché Dio ci mandi qualcuno che possa aiutarci, e non specificatamente per un meccanico!”.
Essi pregarono, e dopo poco videro la nube di polvere sollevata da un’automobile che si avvicinava. “Posso aiutarvi?”. Chiese l’uomo sceso dall’auto, “sono un meccanico!”. Mentre si dava da fare intorno all’auto del fratello Gordon, un’altra auto si fermò; due uomini scesero e chiesero: “Possiamo esservi di qualche aiuto, siamo meccanici!”. I tre uomini erano con le teste sprofondate nel cofano dell’auto in panne, quando una terza auto si fermò. “Penso di potervi aiutare” disse il quarto arrivato, “perché sono un meccanico!”. Commentando il fatto, il fratello Gordon mi disse: “Avevo chiesto al Signore di mandarci un meccanico, ma Egli ce ne aveva mandati quattro! Sovrabbondante provvidenza di Dio!