Halloween: una festa banale o nociva?



"qual comunione v’è fra la luce e le tenebre?” (cfr. 2 Corinzi 6:14).


In Italia abbiamo l’abitudine di accogliere prontamente ogni novità, soprattutto se quest’ultima proviene dall’altra parte dell’oceano. Così è accaduto anche per quanto riguarda la festa di Halloween, una delle più importanti ed amate negli USA.
Oggi, in tutto il mondo, Halloween è la festa più importante dell’anno per i satanisti. Anzi, il 31 ottobre è anche il nuovo anno per il calendario degli stregoni. La Worid Book Encyclopedia afferma che questa data segna l’inizio di tutto ciò che è “freddo, nero e morte”.
Il suo successo commerciale è incontestabile. Halloween è la festa per travestirsi, decorare la casa e il giardino, offrire caramelle ai bambini. Una festa per tutti, che coinvolge facilmente.

Le origini
La festa di Halloween ha origine da antiche tradizioni europee di circa 2000 anni fa, prima che l’intera Europa fosse dominata da Roma. In quel tempo le isole britanniche erano dominate dalla cultura celtica. I Celti vivevano in ciò che oggi è la Francia, l’Inghilterra, il Galles e la Scozia, ed erano controllate da una società segreta di sacerdoti pagani.
Il primo novembre, era per le popolazioni celtiche l’inizio del nuovo anno. Nella vigilia, la notte del 31 ottobre, essi celebravano una festa, in onore di Samhain il loro dio pagano, signore della morte. Le popolazioni celtiche credevano che Samhain, “il signore della morte”, mantenesse insieme le anime dei morti dell’anno che erano state confinate nei corpi di animali in castigo per i loro peccati.
Le divinità pagane venivano quindi invocate per essere ringraziate del raccolto, che era ormai al sicuro, e come auspicio per l’anno successivo. I celti, ritenevano inoltre, che in quella notte di fine estate, folletti, streghe, e spiriti cattivi accerchiavano la terra illuminando il ritorno del loro periodo di inverno e oscurità. Allora, cadevano le barriere tra il mondo degli spiriti e quello dei vivi, e gli spiriti malvagi dei morti ritornavano per creare confusione e caos fra i viventi.
La festa serviva a placare Samhain e gli spiriti dei defunti, e diventava l’occasione favorevole per ogni specie di pratiche occulte. Si invocavano gli spiriti e i demoni, della notte e della morte.
Allora i sacerdoti passavano per le case, chiedendo delle offerte per il loro dio, ed richiedevano anche dei sacrifici umani! Le persone erano chiamate ad una scelta, il cui eco si ritrova nell’espressione inglese “trick or treat” cioè “malasorte o regalo”. Su chi avrebbe rifiutato, venivano proferite delle maledizioni di morte.
I sacerdoti usavano, per illuminare il loro cammino, delle rape svuotate e ritagliate sulla forma del viso, e nel loro interno, con l’adipe umano dei sacrifici precedentemente offerti, costruivano delle candele. Le zucche rappresentavano lo spirito che avrebbe reso efficace le loro maledizioni.
Ciò spiega perché Halloween è sinonimo di notte stregata, popolata da tutti gli spiriti maligni che la fantasia possa immaginare.

La tradizione oggi
Furono i primi immigrati dall’Irlanda e dalla Scozzia all’inizio del 1800, che introdussero in America la festa di Halloween, quando essa si era già trasformata in un’allegra celebrazione del raccolto, una notte per mangiare le mele nell’acqua, i popcorn e raccontare storie di fantasmi attorno ad un falò.
I bambini correvano di casa in casa per giocare a “Trick or treat”, una frase rituale che, a dire il vero, somiglia più ad una minaccia che ad un invito,
Oggi negli USA, ma non soltanto lì ormai, i bambini che la notte di Halloween vanno di casa in casa chiedendo un dolce o qualche moneta, indossano maschere e costumi mostruosi e se non ricevono nulla possono decidere di giocare un brutto scherzo ai proprietari. Di solito svuotano la pattumiera nel giardino, attaccano lattine vuote al tubo di scappamento dell’auto o l’imbrattano di vernice, scavano delle buche nel giardino, ecc. Non mancano però i vecchi atti di vandalismo. Si fanno anche vari giochi spiritosi e anche gli adulti festeggiano, indossando vestiti spiritosi e partecipando a “fancy dress parties” (feste con vestiti bizzarri).
In Italia, da molti, Halloween è considerata la serata più magica dell’anno! Quella che è definita da alcuni “la notte delle streghe”, si trascorre con party tra amici e serate a tema in locali, con addobbi e decorazioni adatte al gusto macabro, surreale e grottesco. Non mancano assolutamente accessori ed abiti per travestirsi da streghe, vampiri, zombie, scheletri, fantasmi e altri personaggi horror e dark.
È facile vedere nelle credenze e pratiche che abbiamo precedentemente ricordato, la fonte dei nostri costumi di Halloween: le figure mascherate, il “trick o treat” (scherzetto o dolcetto), i falò, e finanche le teste con la luce, che sembra essere una combinazione di spiriti cattivi e fuoco.

I simboli di Halloween
Il dio pagano, Samhain, non era venerato dai Celti il 31 ottobre come si celebra oggi Halloween. Pipistrelli, gatti neri, la luna piena, streghe, fantasmi, sono simboli usati nel mondo dell’occultismo che hanno trovato un posto naturale nella festa di Halloween. Ai pipistrelli, rappresentati nei disegni di questa festa, sono attribuite capacità magiche, perché hanno caratteristiche d’uccello (che nel mondo dell’occultismo sono simbolo dell’anima) e di demonio (perché vivono nelle tenebre). Nel Medioevo si credeva che sovente il diavolo si trasformasse in pipistrello. Dalla credenza che le streghe potessero trasferire il loro spirito in un gatto (ecco perchè ne avevano sempre uno), la superstizione associa i gatti neri alle streghe.
Dall’aspetto demoniaco è anche ciò che più simbolizza Halloween: una zucca svuotata della polpa ed intagliata in maniera da ricordare un volto demoniaco, con all’interno la fioca luce di una candela. Si espone sui davanzali delle finestre e la tradizione le attribuisce la qualifica di “schiaccia streghe”. Streghe fantasmi, spettri e demoni non possono introdursi in un’abitazione con una simile guardiana.
I seguaci del satanismo e della magia individuano nel 31 ottobre uno dei giorni più favorevoli dell’anno, un tempo particolarmente propizio per la pratica magica.

Un grande pericolo
Quindi, le origini di Halloween sono collegate strettamente alla magia, alla stregoneria e al satanismo.
Tra i grandi appuntamenti sabatici trimestrali celebrati tra gli adoratori del diavolo, il quarto è la vigilia di Ognissanti. Esso viene celebrato con sacrifici animali e orge nei “sabba”, raduni durante i quali si ritiene che il demonio intervenga sotto le forme più bizzarre. In realtà si tratta di messe nere o rituali neopagani.
A causa delle sue radici e della sua essenza occulta Halloween apre una porta all’influsso occulto nella vita delle persone. L’enfasi di Halloween è sulla paura, sulla violenza, sulla morte, sugli spiriti, sulla stregoneria e sui demoni.
I bambini sono particolarmente influenzabili in questo campo. L’industria del cinema ha dato il suo contribuito al dannoso influsso di Halloween promovendone e glorificandone i contenuti. Molte persone sono rimaste coinvolte nel mondo occulto a causa dell’influenza di Halloween e dei film, soprattutto perché essi suggeriscono che possiamo possedere capacità soprannaturali.

Cosa dice la Bibbia
La Bibbia non parla di Halloween, ma in essa vi sono i principi divini che possono essere applicati in modo pratico a tutti gli aspetti della nostra vita.
Mosè raccomandò al popolo d’Israele prima di entrare in Canaan: “Quando sarai entrato nel paese che l’Eterno, l’Iddio tuo, ti dà, non imparerai a imitare le abominazioni delle nazioni che son quivi. Non si trovi in mezzo a te chi faccia passare il suo figliuolo o la sua figliuola per il fuoco, né chi eserciti la divinazione, né pronosticatore, né augure, né mago, né incantatore, né chi consulti gli spiriti, né chi dica la buona fortuna, né negromante; perché chiunque fa queste cose è in abominio all’Eterno; e, a motivo di queste abominazioni, l’Eterno, il tuo Dio, sta per cacciare quelle nazioni d’innanzi a te. Tu sarai integro verso l’Eterno, l’Iddio tuo; poiché quelle nazioni, del cui paese tu vai ad impossessarti, danno ascolto ai pronosticatori e agli indovini; ma, quanto a te, l’Eterno, il tuo Dio, ha disposto altrimenti” (Deuteronomio 18:9-14).
La Bibbia suggerisce di non farsi coinvolgere col mondo dell’occulto: “Non vi rivolgete agli spiriti, né agli indovini; non li consultate, per non contaminarvi a causa loro. Io sono l’Eterno, l’Iddio vostro” (Levitico 19:31).
La Bibbia afferma che non c’è niente in comune tra la luce e le tenebre: “qual comunione v’è fra la luce e le tenebre?” (cfr. 2 Corinzi 6:14). I cristiani non partecipano a quelle feste che non onorano Dio e la Sua Parola!
Chi è stato illuminato dalla grazia di Dio ha il dovere di rendere note le astuzie di Satana (Cfr. Efesini 5:11) a quanti si trovano nell’oscurità, e invitarli a divenire figli di luce, piuttosto che adoratori della notte.

Riflessioni conclusive
Certamente, in questo campo, i più influenzabili sono i ragazzi, i giovani. Da qualche tempo Halloween seduce anche responsabili e insegnanti che desiderano nutrire l’immaginazione dei ragazzi e aprire nuove vie per l’espressione diversificata e le scuole pubbliche stanno divenendo dei grandi promotori della festa. Non ci si rende conto, che “attività pedagogiche” come questa, esaltano la paura, l’irrazionale e la morte!
Certamente il giovane pubblico, è molto interessato all’avvenimento, ma si è preso il tempo per analizzare i fondamenti di Halloween e i processi educativi che derivano dalla partecipazione dei ragazzi? È una festa banale, educativa o nociva? Non condiziona forse negativamente la loro emotività e sensibilità?
Ci si è chiesto il perché di quest’attrazione per l’occulto, la morte, la paura, i personaggi lugubri e mostruosi legato al mondo delle tenebre? Da dove viene questa ricerca di ciò che è macabro e sinistro?
Aggiungendo a questo certe serie televisive, film o cartoni animati che presentano fantasmi, vampiri e talvolta serial killer, quale eredità vogliamo trasmettere ai nostri figli e alle future generazioni? 
La nostra società è in preda alla depressione, alla violenza e alla morte. Non sarebbe meglio promuovere dei valori positivi, degli atteggiamenti morali e spirituali che edificano la personalità dei giovani e di conseguenza la società di domani?


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